In questo breve tutorial esploreremo la possibilità di creare una chiavetta USB avviabile (anche nota come «USB Stick»). Vogliamo raggiungere l’obiettivo con Linux; senza l’aiuto di un qualsiasi tool extra installato appositamente, ma utilizzando solo i comandi standard del sistema operativo del pinguino.
Non è che vogliamo complicarci la vita a priori, ma a volte può capitare di trovarci in condizioni poco favorevoli per creare una chiavetta USB aviabile senza gli strumenti adeguati.
Ad esempio, può capitare di non avere installato in precedenza quel favoloso tool di terze parti specifico per creare una chiavetta USB aviabile al volo e che non abbiamo una connessione internet a portata di mano (a volte non c’è proprio, o non la si può utilizzare per motivi di sicurezza).
Ad esempio, può capitare di non utilizzare una connessione internet (a volte non c’è proprio, o non la si può utilizzare per motivi di sicurezza) e abbiamo dimenticato in precedenza di installare quel favoloso tool di terze parti specifico per creare al volo chiavette USB avviabili.
Sappiamo bene che strumenti come Balena Etcher, Rufus, Unetbootin ed altri, sono molto utili e che fanno tipicamente parte della “cassetta degli attrezzi” dell’informatico. Ma come possiamo risolvere il problema di creare una chiavetta USB avviabile senza l’aiuto di un tool specifico?
Coloro che hanno anche solo un po’ di familiarità con Linux sanno bene che il sistema operativo del pinguino può aiutarrci a risolvere (quasi) qualsiai problema.
Vediamo come.
Prerequisiti
Ecco di cosa abbiamo bisogno:
- Una chiavetta USB (o «USB Stick», che dir si volgia) delle dimensioni adeguate a contenere quello che vogliamo «Flashare» (termine orribile, ma rende l’idea)
- Un computer qualsiasi con Linux a bordo (anche se vecchiotto: sia il computer che la versione di Linux)
- Il file che dobbiamo «Flashare» (riutilizzo questo termine con orrore) tipicamente in formato ISO o IMG: l’importante è che sia dichiaratamente «avviabile».
- Altro? No. Nient’altro!
Notare che al punto 3 più sopra, abbiamo scelto di utilizzare il file debian-12.5.0-amd64-netinst.iso
che puoi scaricare liberamente dal sito ufficiale di Debian, alla pagina di download. Lì potrai scegliere quale versione scaricare, se dalla pubblicazione di questo tutorial, nel frattempo è stata rilasciata una nuova versione.
Procedura di creazione della USB avviabile
Per semplicità di descrizione e per dare un senso a ciò che è descritto nei passaggi elencati qui di seguito, diciamo che vogliamo creare una chiavetta USB avviabile con il sistema operativo Debian 12 (Bookworm). Così poi magari ti viene voglia di provare il Sistema Operativo Universale dal quale discendono moltissime note distribuzioni Linux.
Note preliminari
Prima di iniziale, permettimi solo di apporre qui di seguito alcune note personali:
- «Flashare» (ancora sta parolaccia?!) una immagine ISO in una chiavetta USB utilizzando esclusivamente i comandi (CLI – Command Line Interface) è più facile che usare qualsiasi GUI. E poi non serve installare nessun software aggiuntivo (con buona pace della sicurezza, in generale) che potrebbe veicolare Malware di ogni tipo.
- Le operazioni da riga di comando che impiegano l’uso di comandi privilegiati (Amministratore) sono delicati e vanno maneggiati con cura perché possono provocare anche gravi danni irreversibili. Quindi è necessario mantenere “acceso” il cervello per tutta la durata (breve) delle operazioni.
- Quando non strettamente necessario, preferisco sempre la riga di comando, evitando spiacevoli sorprese e comportaemnti indesiderati. Ad esempio il tool unetbootin in alcune circostanze potrebbe alterare l’immagine, durante la copia.
Passi per la creare una chiavetta USB avviabile
Passo 1 – Inserire la Chiavetta USB
Inserire la Chiavetta USB ed attendere qualche secondo per dare il tempo al S.O. di rilevare il nuovo dispositivo.
Passo 2 – Terminale
Apri una finestra terminale, userai questa per tutti i comandi e per leggere l’output che questi comandi produrranno.
Passo 3 – Identificazione dispositivo
Identifica chiaramente la chiavetta USB con il comando sudo lsblk
da riga di comando (notare che il comando lsblk è preceduto da “sudo”, poiché si tratta di un comando privilegiato).
$ sudo lsblk
L’output che vedrai sul terminale sarà qualcosa di simile a questo:
$ sudo lsblk
NAME MAJ:MIN RM SIZE RO TYPE MOUNTPOINT
sda 8:0 0 465.8G 0 disk
└─sda1 8:1 0 465.8G 0 part /data
sdb 8:16 1 7.5G 0 disk
└─sdb1 8:17 1 7.5G 0 part /run/media/dpm/Kingston
nvme0n1 259:0 0 232.9G 0 disk
├─nvme0n1p1 259:1 0 512M 0 part /boot
├─nvme0n1p2 259:2 0 16G 0 part [SWAP]
└─nvme0n1p3 259:3 0 216.4G 0 part /
Nell’esempio qui sopra, il dispositivo (device) corrispondente alla tua USB Stick è quasi sicuramente /dev/sdb
. Lo si capisce al volo perché è montato su /run/media/[utente]/[nome-volume]
, ma per non commettere errori è sempre meglio verificare con attenzione.
Passo 4 – Smonta il dispositivo
Molti sistemi operativi tentano di montare il drive USB appena «sentono» che è stata inserita, come per altro illustrato nell’output dell’esempio precedente. Quindi potresti avere la necessità di «smontare» il filesystem montato automaticamente, poiché per «Flashare» (evvabbé) il device corrispondente alla tua USB Stick, non ci devono essere filesystem montati.
Puoi smontare tutti gli eventuali i filesystem montati, puoi usare il comando Linux sudo umount /dev/[device]
. Quindi sempre con riferimento all’output del punto precedente:
$ sudo umount /dev/sdb1
Passo 5 – Flash del dispositivo (USB Stick)
L’utimo passo consiste nel «Flashare» (oh, no!) finalmente la tua chiavetta USB; ossia, trasferire il contenuto del tuo file immagine in formato ISO o IMG nel tuo dispositivo, in modo appropriato (nel nostro caso utilizzeremo il file immagine di installazione di Debian 12 – Bookworm).
Per fare questo utilizzeremo il comando Linux dd
, come mostrato nell’esempio qui sotto:
$ sudo dd bs=4M if=[/path/to/imagefile.iso]debian-12.5.0-amd64-netinst.iso of=/dev/[device] status=progress oflag=sync
Avvertenze per il Copia/Incolla !
Non fare il copia/incolla del comando qui sopra: non funzionerà come ti aspetti e potrebbe causare qualche guaio.
Piuttosto, sostituisci [device]
con il reale nome del dispositivo assegnato allo stick USB dal tuo sistema e sostituisci [/path/to/imagefile.iso]
con il percorso completo del file debian-12.5.0-amd64-netinst.iso che hai scaricato in precedenza.
In virtù degli argomenti status=progress
e oflag=sync
, durante la copia sarai costantemente informato son un output sul terminale dell’andamento dei blocchi trasferiti e della percentuale approssimata del lavoro fatto.
L’intero processo di trasferimento dell’immagine nella USB stick durerà alcuni minuti; un tempo più o meno lungo dipende dal tipo di chiavetta e dalla porta USB che stai utilizzando. Comunque; mettiti comodo, puoi rilassarti per qualche minuto in attesa che la copia sia terminata.
Al completamento dell’operazione, il comando dd
restituirà in output un report del tipo di quello riportato qui sotto:
83+1 records in
83+1 records out
348127232 bytes (348 MB, 332 MiB) copied, 25.001 s, 13 MB/s
È tutto! La copia avviabile dell’installazione di Debian 12 Bookworm è pronta per essere utilizzata. Così ora non hai più scuse per non utilizzare Linux.
Conclusioni
L’intento di questo tutorial è quello di sottolineare le potenzialità di Linux ed allo stesso tempo, evidenziare il fatto che dietro a tool grafici attraenti e molto spesso “ridondanti” si celano pochi semplici ma potenti comandi di S.O. Come ad esempio il comando dd che abbiamo già incontrato in qualche approfondimento in questo blog.
Credo di essere riuscito a dimostrare quanto sia facile creare una chiavetta USB avviabile anche senza l’uso della GUI o di programmi che ti costringono ad utilizzare il mouse, rischiando di farti perdere il controllo completo sulla specifica operazione di trasferimento del file immagine.
Per qualsiasi problema o feedback, non esitare un solo momento a lasciare un commento a questo post.
Disclaimer
Questa pagina potrebbe contenere link di affiliazione. Gli acquisti o gli ordini che effettuerai tramite tali link possono generare commissioni che ci aiutano a sostenere questo sito web.